I reati sono aumentati o diminuiti negli Stati Uniti? Sì.

Tra gli effetti negativi che la pandemia da Covid-19 ha sortito sulla società statunitense, da tre anni a questa parte si parla di un vertiginoso aumento dei crimini violenti, soprattutto nelle grandi città. Ma è davvero così? Le agenzie che rilevano statistiche sul numero di reati concordano che tra il 2019 e il 2020 i crimini -in particolare gli omicidi- siano aumentati.

Ma guardando ai più recenti dati disponibili, non è chiaro se il trend sia ancora negativo o se siamo di fronte a un'inversione di tendenza. Questo perché i due principali metodi di misurazione dei reati, lo Uniform Crime Reports (UCR) dell’FBI e il National Crime Victimization Survey (NCVS) del Bureau of Justice Statistics rilevano una forte discrepanza tra i dati raccolti. Secondo l’UCR il totale dei reati violenti è diminuito del 2% nel 2022 rispetto al 2021, mentre il NCVS ha registrato un aumento del 75% sullo stesso periodo. Poiché l’UCR rileva i reati denunciati alla polizia e il NCVS sia quelli denunciati, sia quelli non, ogni anno si registrano discrepanze. Mai, tuttavia, di questa portata.

Secondo il Council on Criminal Justice, think tank statunitense che si occupa di politiche di giustizia penale, tale discrepanza potrebbe essere dovuta a un aumento dei tempi di risposta della polizia (e al conseguente calo di denunce), alla diminuzione della fiducia o l'aumento della paura nei confronti della polizia, e alle differenze tra le popolazioni coperte dalle due fonti.


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Did Violent Crime Go Up or Down Last Year? Yes, It Did.
While the FBI’s Uniform Crime Reporting data showed a drop in the nation’s violent crime rate in 2022, data from the National Crime Victimization Survey showed that violent crime victimization increased. What does this discrepancy mean and why might it exist?